lunedì 21 maggio 2007

Parigi

Martedi 24 Ottobre 2006 ore 21:51:43
Domani parto per Parigi...non è la prima volta che ci vado,ma è la prima volta che ci vado per piacere e magari per divertirmi.Credo che rivedrò Parigi con occhi puri,scoprirò tante cose che credevo di conoscere,sentirò profumi nuovi, scoprirò atmosfere sconosciute,io stessa sarò diversa:

Mi porto dietro
tutti i miei amori:
sulla tavolozza del cuore
volti dipinti dalla sfumatura del tempo
che fanno danzare
nell'anima e negli occhi
sorrisi
carezze
lacrime dolcissime,
sogni di donna
e
rapidi brividi
di adoloscente.

7 commenti:

Anonimo ha detto...

Dimmi, visto che è una pagina di diario di molto tempo fa: qual è il bilancio di questo soggiorno parigino?
Ora puoi dire se le cose erano andate come ti aspettavi, ammesso che avessi aspettative. Sono sicura in ogni caso che è stata un'esperienza indimenticabile.
Io sono curiosa di tutto (in senso buono), e specie mi piace ascoltare i racconti di chi va all'estero, perché io ho viaggiato poco niente, ahimé.
Un abbraccio

Morgan ha detto...

io vado a Parigi questa estate, con occhi ingenui come solo certe città possono permettere di fare.

Sergio ha detto...

ciao ermione, un caro saluto

Sergio ha detto...

Ciao carissima amica. Mi hai parlato dei tuoi impegni e voglio solo lasciarti un caro saluto e avvertirti che ho informato Blu Rose che, per ora, non puoi rispondere.
Un bacione affettuoso.
Sergio

Sergio ha detto...

Cara amica, un importante scienziato italiano, che è uno dei massimi esperti europei sull'inquinamento ambientale, ha lasciato un interessante commento sul post riguardante "l'uranio impoverito" che Antonio mi ha gentilmente concesso di ripetere sul mio blog. Conferma, altresì, la non pericolosità delle cosiddette "polveri di cocaina" nell'aria, tanto sensazionalisticamente sbandierate da giornali e televisione. Se puoi, dacci un'occhiata. Saluti cari.

Sergio ha detto...

Tra pochi giorni partirò per un viaggio. Spero, al mio ritorno, di ritrovarti.
Sergio

Anonimo ha detto...

molto intiresno, grazie